Giornata Mondiale contro la Malaria

La Giornata Mondiale contro la Malaria (World Malaria Day) fu istituita dagli Stati membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità durante l’Assemblea del 2007 e viene celebrata ogni anno il 25 Aprile. Questa giornata è un’occasione per evidenziare la necessità di investire e sostenere gli impegni politici per il controllo e la prevenzione della malattia.

Dove si trova la malaria e come si diffonde?

La malaria costituisce un enorme problema sanitario mondiale ed è la principale causa di morbilità e mortalità in numerose nazioni. Come è noto, la malaria è una malattia infettiva causata dalla puntura della zanzara Anopheles femmina che inietta nel corpo umano dei parassiti unicellulari, detti plasmodio, che si replicano all’interno dei globuli rossi per poter compiere il proprio ciclo vitale. Questa malattia si manifesta con sintomi quali febbre, mal di testa, tensioni muscolari, brividi, sudorazione, nausea, vomito e diarrea che può portare anche alla morte se non curata tempestivamente.

Il 95% dei casi di diffusione della malaria si registrano nei paesi tropicali e subtropicali del mondo, di cui la metà dei decessi è concentrata principalmente in sei paesi africani, quali Nigeria (23%), Repubblica Democratica del Congo (11%), Repubblica Unita di Tanzania (5%), Mozambico (4%), Niger (4%) e Burkina Faso (4%). Due paesi, invece, El Salvador e Cina sono stati certificati malaria free nel 2021 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.  

Dati sulla diffusione della malaria

La diffusione della malaria continua a preoccupare, basta pensare che ogni minuto un bambino muore a causa di questa malattia. Secondo il World Malaria Report, dal 2000 al 2020 si è verificata una riduzione del 27% nell’incidenza dei casi (considerando i casi ogni mille abitanti) e una riduzione del 49% del tasso di mortalità, passando da 700.000 morti nel 2000 a circa 400.000 nel 2019. Tuttavia, è bene non abbassare la guardia. Infatti, nonostante questi progressi, nel 2019 l’OMS ha stimato 228 milioni di casi di malaria e 405.000 decessi a livello globale, di cui i bambini di età inferiore a 5 anni hanno rappresentato il 67% (272.000) sul totale dei decessi per malaria nel mondo.

L’emergenza dovuta alla pandemia da Covid-19 ha però provocato nuovamente un notevole aumento dei casi di malaria e di decessi, dovuti all’interruzione nella fornitura di servizi per prevenire e combattere questa malattia. Nel 2020 ben 37 paesi hanno segnalato interruzioni parziali (dal 5% al ​​50%) dei servizi di diagnosi e cura della malaria, mentre nel 2021 sono stati 15 i paesi che hanno avuto delle interruzioni parziali e 6 i paesi che hanno riportato gravi interruzioni. Secondo le analisi condotte, si sono verificati 14 milioni di casi e 69.000 decessi in più, con solo il 58% dei paesi che ha portato a termine le campagne pianificate per distribuire apposite zanzariere trattate con insetticida.

Come prevenire la malaria?

La migliore arma contro la malaria è intervenire precocemente per combatterla. La strategia più utilizzata è la profilassi farmacologica, ossia l’assunzione di specifici farmaci sia per prevenire il contagio nel caso in cui si viaggi in paesi a rischio, sia come terapia vera e propria nel caso si abbia contratto la malattia. Purtroppo, sono sempre più frequenti i fenomeni di resistenza verso i farmaci, a causa anche dall’assunzione indiscriminata da parte di pazienti che effettivamente non erano affetti da malaria.

Tra i metodi che rimangono ancora i più efficaci per contrastare la diffusione della malaria si può sicuramente fare riferimento all’impiego di repellenti per insetti da applicare sulle parti del corpo scoperte e l’installazione di zanzariere trattate con insetticidi, oltre alla bonifica dei terreni paludosi che favoriscono la proliferazione della zanzara Anopheles. Queste strategie hanno contribuito ad abbattere i casi di malaria del 75% dal 2000 ad oggi.

Anche noi della Fondazione Fratelli Dimenticati stiamo combattendo questa malattia nello Stato di Jharkhand in India sostenendo il progetto “Malaria? No, grazie!”, con cui si vuole promuovere la prevenzione della malaria attraverso la distribuzione di zanzariere all’interno degli ostelli per studenti gestiti da varie istituzioni religiose locali. Fino ad ora sono state distribuite più di 36.000 zanzariere in 375 ostelli, ma c’è bisogno di distribuirne altre per coprire una zona sempre più estesa.

I successi contro la malaria si stanno stabilizzando e su scala globale i progressi rimangono disomogenei. Di questo passo non riusciremo a raggiungere gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile della Nazioni Unite previsti nell’Agenda 2030 che prevedono una riduzione del 90% dell’incidenza globale della malaria e dei tassi di mortalità. Siamo tutti chiamati, quindi, ad impegnarci maggiormente con nuovi approcci e sforzi intensificati per sconfiggere la malattia.