Giornata della terra
Giornate mondiali / internazionaliLo sfruttamento delle risorse naturali nel Jharkhand
Il 22 aprile si festeggia la Giornata della Terra. Questa data è stata scelta dalle Nazioni Unite come giorno per celebrare l’importanza della tutela dell’ambiente per salvaguardare il nostro pianeta. La distruzione degli habitat naturali, oltre a distruggere la biodiversità e spingere molte specie animali sull’orlo dell’estinzione, danneggia anche tutte quelle popolazioni che trovano nell’ambiente naturale la loro principale fonte di sostentamento.
Il Jharkhand è uno stato dell’India abitato da numerose popolazioni tribali, appartenenti ad etnie differenti. La loro vita è sempre stata indissolubilmente legata alla foresta, da cui riuscivano a trarre tutto il necessario per la loro sopravvivenza. In tempi recenti, tuttavia, a causa delle politiche governative di sfruttamento intensivo delle risorse, unite a pratiche di deforestazione illegale, gran parte delle foreste che ricoprivano il territorio di questo stato è andata irrimediabilmente distrutta. A questo si è aggiunta la liberalizzazione del settore minerario, che ha fatto sì che, negli ultimi 15 anni, siano state aperte innumerevoli miniere ed industrie. Questo ha causato lo sfollamento di circa un milione e mezzo di persone appartenenti a popolazioni indigene, i cui villaggi sorgevano in aree particolarmente ambite dalle grandi aziende in quanto ricche di risorse minerarie.
Nella zona di Kurkuria, un remoto villaggio del Jharkhand, le numerose popolazioni tribali che abitano il territorio sono ridotte in povertà estrema anche a causa dello sfruttamento intensivo delle risorse naturali, che ha stravolto il loro habitat e il loro stile di vita. Ora il 90% della popolazione, che prima sopravviveva grazie alla foresta, vive ora di agricoltura di sussistenza. I raccolti, tuttavia, sono molto scarsi a causa delle frequenti siccità e delle inadeguate attrezzature per la coltivazione. Il tasso di analfabetismo è elevatissimo e il concetto dell’importanza dell’istruzione non si è ancora radicato nella mente delle persone. Molti preferiscono mandare i figli a lavorare, piuttosto che mandarli a scuola, in modo che possano contribuire fin da subito al bilancio familiare. Se non studiano, tuttavia, i bambini saranno condannati, una volta cresciuti, a continuare a svolgere lavori sottopagati e non qualificati, e risulterà per loro impossibile uscire dal circolo vizioso della povertà.
Fratelli Dimenticati, nel 2007, ha finanziato la costruzione della Roman Catholic School, per consentire ai bambini appartenenti ai villaggi della zona di frequentare la scuola. Le tasse scolastiche sono estremamente basse, in modo che anche i più poveri siano in grado di pagarle. Si cerca, inoltre, di promuovere l’importanza dell’istruzione, in modo che i genitori siano incentivati a mandare a scuola i propri figli. Nella scuola lavorano 13 insegnanti, di cui 3 sono pagati dal governo e 2 grazie alle entrate provenienti dalle tasse scolastiche. Per garantire ai bambini un’istruzione di qualità e la presenza costante del personale docente, limitando gli abbandoni scolastici, si è dovuto ricorrere all’assunzione di altri 8 insegnanti privati.
Per garantire agli insegnanti uno stipendio dobbiamo raccogliere 1.465,00 euro l’anno.
Ogni aiuto è prezioso!
Solo in questo modo riusciremo a dare a tutti i bambini di Kurkuria la possibilità di studiare e la speranza di uscire dalla stretta morsa della povertà, migliorando la propria vita.