La malaria è una delle malattie che, nel corso degli anni, ha portato via più vite umane nello stato del Jharkhand.
Indubbiamente il Jharkhand è uno stato dove la malaria è endemica e, di tutti i casi di malaria in India, contribuisce con circa il 7% di malati.
Il report 2011 sulla malaria, redatto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dice che oltre il 70% della popolazione indiana è a rischio di contrarre la malattia. Le aree rurali del Paese sono maggiormente colpite da questo morbo mortale.
Il Jharkhand ha un territorio ostile con molte foreste e villaggi remoti. Se si chiede ai giovani tribali quali siano i problemi più grandi che devono affrontare, probabilmente risponderebbero: povertà e malaria.
Da un sondaggio condotto da Dumka Social and Educational Society, partner di Iniziative Sociali per lo Sviluppo e la Rete Sociale (SIGN), emerge che nel distretto di Dumka il 67% delle entrate economiche delle famiglie viene speso per curare la malaria, ne evince che non restano quasi altri soldi per gli altri bisogni delle famiglie compresi vestiti ed istruzione dei figli.
Questa malattia influisce anche sulla salute generale di chi la contrae indebolendo il sistema immunitario e prosciugando il livello di energia dell’individuo.
Molte delle persone che dovrebbero mantenere la propria famiglia non sono in grado di lavorare a causa della malaria. Prevenire i ripetuti attacchi di questa malattia vorrebbe dire salvare le entrate economiche di queste persone per permettere loro di provvedere a tutti i bisogni delle famiglie.
Anche i bambini sono facilmente vittime della malaria che influisce sulla loro crescita e sugli studi. Molti di loro diventano apatici e indolenti.
Letti di corsi d’acqua contaminati e pozze d’acqua stagnante ferma anche tra le foglie cadute nella foresta, diventano terreno fertile per la malaria. L’accessibilità e disponibilità di cure mediche sono molto ristrette anche a causa delle difficoltà geografiche del territorio.
malaria_zanzaraDenutrizione, difficoltà ad accedere a servizi sanitari e difficoltà a reperire acqua potabile, sono tra i maggiori responsabili per salute cagionevole e facilità a contrarre infezioni.
Ogni tribù ha le proprie credenze in merito a diagnosi e cura delle malattie. Ojhas, i guaritori tradizionali, sono i principali “medici” degli abitanti dei villaggi. Il sistema tribale di cura è uno strano mix di magia e medicina, di fede negli elementi soprannaturali e nelle erbe naturali. Pratiche dannose alla salute, credenze popolari e un povero sistema sanitario pubblico contribuiscono a peggiorare la situazione.
In alcune parti del Jharkhand le persone credono nella superstizione e attendono l’intervento di qualche potere divino che conduca alla morte.
La malaria continua ad essere una patologia incontrollata in Jharkhand con crescente morbilità e mortalità. Questo fa sì che il Jharkhand sia al primo posto tra gli stati con problemi di malaria.
Le zanzare pungono le persone e succhiano il sangue. Se la persona che è stata punta è affetta da malaria, la zanzara succhierà assieme al sangue anche i parassiti responsabili della malattia. I parassiti crescono all’interno della zanzara e circa 12 giorni dopo gli agenti patogeni sono maturi e pronti per infettare l’uomo.
Se la zanzara punge una persona sana, i parassiti entreranno in circolo e inizieranno a moltiplicarsi e 12 giorni dopo il malcapitato scoprirà di aver contratto la malaria. Così si innesca un circolo senza fine per gli abitanti del Jharkhand.
La cosa triste è che i bambini stando assieme nei convitti e negli ostelli per la loro istruzione, hanno contratto spesso la malaria che a sua volta pregiudica i loro studi e la crescita fisica.
Per guarire completamente dalla malaria ci vogliono una o due settimane di tempo e questo dipende dal tipo di malaria contratta e, siccome è una malattia molto pericolosa, può volerci anche più di un mese per riacquistare la salute. Inoltre, per riacquisire la concentrazione per proseguire gli studi hanno bisogno minimo di una settimana in più in base anche al cibo nutriente che avranno a disposizione. Se un bambino contrare due o tre volte la malaria in un anno, perderà 3 o più mesi di scuola che gli faranno perdere l’anno e perdere interesse negli studi. Molti di loro tornano a casa e non intendono più tornare nell’ostello e di conseguenza a scuola. Non sono rari i casi di bambini che si ritirano dall’ostello o dal convitto per questo motivo.
Anche i bambini che vivono a casa con i genitori si ammalano di malaria ma rimangono in balia del fato in casa con i genitori che provano di tutto tranne ciò che è veramente efficace per ignoranza, mancanza di denaro o credenze popolari.
L’utilizzo di zanzariere è una delle pratiche più comuni che proponiamo alle persone per salvarli dagli attacchi delle zanzare, soprattutto di notte quando sono più attive.
Ciò nonostante le persone non acquistano facilmente le zanzariere a causa del loro costo e perché amano dormire all’aria aperta e non ingabbiati in una zanzariera.
Perciò ai bambini insegniamo ad utilizzare la zanzariera per salvaguardarli mentre sono nei centri e perché diventino dei promotori del cambiamento nei loro villaggi. La speranza è che le generazioni future comprendano il vecchio detto “prevenire è meglio che curare”.
Gli sforzi per combattere la malaria attraverso la distribuzione delle zanzariere per i bambini che vivono nei convitti e negli ostelli stanno portando al cambiamento delle loro mentalità. Proteggere i bambini dalle punture delle zanzare e quindi dalla malaria e dai suoi effetti, rende i bimbi promotori del cambiamento nelle loro famiglie e nei villaggi.
Il progetto è una manna per i poveri bambini rurali del Jharkhand.

Padre S. Christu Das