La Malaria: una lotta contro il tempo
Cosa è la malaria?
“Mala aria”, così veniva chiamata nel Medioevo quando ancora non si sapeva come l’infezione si diffondeva.
La malaria è una malattia infettiva presente principalmente nei paesi tropicali e subtropicali. È causata dalla zanzara Anopheles femmina che con una piccola puntura inietta nel corpo umano i parassiti unicellulari, i plasmodi. Questi si moltiplicano prima nel fegato e poi nei globuli rossi, distruggendoli. In questo modo, più plasmodi entrano nel flusso sanguigno mentre il corpo cerca di combattere i parassiti con la febbre che sale fino a 39 – 41°C.
La malaria tropicale diventa fatale, quando i globuli rossi infetti aderiscono alle pareti dei vasi sanguigni, li intasano e causano disturbi circolatori. Tali disturbi causano un insufficiente apporto di nutrienti agli organi, debilitandoli, e, nei casi più gravi, può portare al coma o alla morte. I sintomi si differenziano a seconda della specie di plasmodio (P. falciparum, P.vivax, e P. malariae) che compaiono dopo 7 giorni e si possono protrarre per 8-10 mesi!
La malaria è la seconda malattia infettiva al mondo per mortalità. Nelle aree ad alto contagio come in India, i bambini sotto i 5 anni sono particolarmente vulnerabili all’infezione e a sviluppare la malattia in forma grave fino alla morte (nel mondo ogni trenta secondi un bambino muore di malaria).
È difficile che avvenga una trasmissione della malattia da persona a persona. Ecco perché le persone infette non rappresentano una minaccia per le altre persone. È possibile contrarre l’infezione da un altro essere umano solo attraverso trasfusioni di sangue con aghi contaminati o col naturale scambio di sangue dalla madre al nascituro. Diventa quindi evidente che per combattere la malaria è indispensabile strutturare precisi programmi di prevenzione. Il WMR 2019 (World Malaria Report) ha stimato che, a livello globale, nel 2018 si sono verificati 228 milioni di casi di malaria in 89 paesi. La maggior parte dei casi si sono verificati in Africa (93%), seguita dal sud-est asiatico con il 4% (di cui in India il 58% dei casi) e il 3% di casi nella zona del mediterraneo orientale. La Diagnosi La malaria viene diagnosticata rilevando la presenza di plasmodi nel sangue. Una volta determinato il tipo di gente patogeno, solitamente viene avviata immediatamente una terapia appropriata. Tutti i tipi di malaria sono curabili a condizione che vengano diagnosticati in anticipo.
Come prevenire
Prima di parlare di prevenzione vogliamo ricordare che la malaria viene trasmessa durante tutto l’anno, ma raggiunge il picco tra i mesi di ottobre e dicembre, durante il periodo dei monsoni.
In generale, zanzariere, repellente per insetti e indumenti di colore chiaro sono una buona protezione contro la malaria perché impediscono alla zanzara Anopheles di pungere.
Anche le profilassi medicinale contro la malaria sono un modo per proteggersi. I farmaci impediscono ai patogeni della malaria di moltiplicarsi nel sangue e quindi proteggono da un’epidemia della malattia. Tuttavia, questa protezione non è sicura al cento per cento poiché i parassiti sono già resistenti a questi farmaci in alcune aree. Ci sono anche fattori d’incertezza come l’assunzione irregolare delle compresse o complicazioni legate a infezioni gastrointestinali che impediscono ai principi attivi di rimanere nell’organismo.
Non avendo ancora a disposizione un vaccino, l’unico mezzo “meccanico” possibile per prevenire la malaria è la zanzariera: ecco perché Fratelli Dimenticati si impegna in India con il progetto “Malaria? No grazie!”.
Il nostro progetto: Malaria? No, grazie!
Sapendo che le persone infette, e non curate, rimangono contagiose da 1 – 3 anni, in base al tipo di malattia, mentre le zanzare rimangono infettanti per tutta la vita, risulta fondamentale agire sulla prevenzione. Sappiamo anche che la malaria è molto presente tra gli studenti ospitati negli ostelli, dove non ci sono mezzi per curarli e vengono perciò mandati a casa. I lunghi periodi di convalescenza a casa portano inevitabilmente a conseguenze sugli studi.
Con questo progetto pluriennale Fratelli Dimenticati interviene sulla prevenzione della malaria distribuendo zanzariere negli ostelli dello stato del Jharkhand in India: finora sono state distribuite quasi 40.000 zanzariere in 375 ostelli. Il direttore di SIGN (Social Initiatives for Growth and Networking), Padre Bipin Pani, ha espresso la necessità di 6.657 nuove zanzariere da consegnare ai nuovi studenti facendo affidamento a questo nostro progetto.
Contemporaneamente, sono previste anche attività di formazione, tramite personale competente, per sensibilizzare i ragazzi sull’importanza della prevenzione della malaria, e renderli a loro volta, degli ambasciatori nelle loro famiglie e nei villaggi. Il programma di formazione si focalizza sui seguenti argomenti:
- Cause, sintomi e trattamento della malaria
- L’utilizzo regolare delle zanzariere
- I danni che la malaria provoca alla salute e all’economia
- Igiene personale e pulizia degli ambienti
- La trasmissione del messaggio di “Malaria? No, Grazie!” a genitori e vicini
- Le istituzioni Fondazione Fratelli Dimenticati, SIGN e la Diocesi partner
Con la vostra donazione riusciremo a fornire tante zanzariere, sostenendo in modo immediato e costante il nostro progetto volto alla lotta contro la malaria e a migliorare l’accesso all’istruzione ai tanti studenti che si trovano negli ostelli di Jharkhand. Insieme a voi riusciremo a istruire e ad assistere migliaia di ragazzi e bambini, che a loro volta condivideranno con le famiglie e la gente dei loro villaggi quanto appreso sulla malaria diventando parte attiva nella lotta contro la malattia.